Acqua Da Bere: Rubinetto O Bottiglia



Come non perdersi in un bicchiere d’acqua

Una cosa è certa: gli italiani non si fidano dell’acqua della propria rete idrica. I dati ISTAT evidenziano che quasi il 30% delle famiglie italiane diffida dal bere l’acqua del rubinetto. La preferenza per l’acqua imbottigliata e venduta nei supermercati è dovuta soprattutto dalla sensazione di conoscere ciò che finisce nel nostro bicchiere. Ma in pochi sono consapevoli del fatto che tutti noi paghiamo in bolletta il servizio di acquedotto, un servizio mediante il quale l’acqua, una volta prelevata dalla fonte, viene potabilizzata, controllata ed immessa nella rete idrica.

Le tematiche sull’inquinamento e sulla sostenibilità ambientale stanno pian piano sensibilizzando buona parte della popolazione. Tuttavia, pur sostenendo un pensiero ambientalista, la maggior parte dei nostri connazionali continua tutt’oggi ad acquistare bottiglie di acqua minerale. Non sarà semplice eliminare questa abitudine tutta italiana ed ancora più difficile sarà convincersi che, salvo il verificarsi di problemi straordinari alla rete idrica, l’acqua dei nostri acquedotti è potabile e che appositi dispositivi ci consentono di bere acqua di qualità, indubbiamente più sicura rispetto a quella delle bottiglie.

L’acqua dal gusto migliore

Caraffe, filtri sui rubinetti, erogatori di acqua sopra-lavello o invisibili sotto-lavello. Esistono oggi tanti modi per filtrare l’acqua della rete idrica ed è spesso difficile fare la scelta giusta in base alle nostre esigenze. Ciò che li accomuna tutti è l’obiettivo di migliorare il gusto di ciò che beviamo quotidianamente, rendendo l’acqua più buona e consentendo un comportamento decisamente eco-friendly.

In particolare, il sapore dell’acqua dipende dalla presenza e dalla concentrazione di microrganismi ed elementi vari. Esistono in commercio diversi tipi di filtri che, trattenendo le sostanze presenti, migliorano il sapore, eliminano il cattivo odore e diminuiscono la durezza dell’acqua del rubinetto. Secondo quanto previsto dal DM 25/2012, è inoltre obbligatorio specificare in etichetta quali sono le sostanze sulle quali il filtro garantisce l’azione.

acqua-da-bere

I dispositivi per il filtraggio dell’acqua si distinguono in:

  • caraffe e filtri sul rubinetto, sono i più economici ed hanno un basso grado di filtraggio per eliminare il sapore dei disinfettanti usati nell’acqua potabile;
  • erogatore sopra-lavello e sotto-lavello, macchinario a vista o a scomparsa allacciato alla rete idrica e che consente l’erogazione di più tipologie di acqua con alto grado di filtraggio per eliminare microrganismi e sostanze chimiche presenti nell’acqua potabile.

Questi depuratori domestici sono la soluzione per tutti coloro che desiderano sempre a portata di rubinetto un’acqua chiara, pura e senza saporacci. La scelta tra i vari apparecchi non dipende tanto dal prezzo, in quanto gli erogatori possono essere comodamente rateizzati, ma dalla tipologia di erogazione che si desidera avere (fredda, calda, liscia, gassata) e dalla garanzia di un filtraggio sicuro e più duraturo nel tempo.

Cosa conviene veramente bere

Molti temono che l’acquisto di un erogatore di acqua possa rivelarsi una spesa inutile, senza alcun vantaggio per chi lo utilizza. In realtà i vantaggi ci sono e non sono pochi. Oltre alla possibilità di bere acqua più sana e sempre pronta all’uso, questi dispositivi ci aiutano a risparmiare. Certo, nel breve periodo il costo dell’erogatore è decisamente superiore all’acquisto e al trasporto di bottiglie dal supermercato. Ammortizzando però l’investimento iniziale, possiamo ottenere un costo medio di un litro di acqua inferiore a quello che si sostiene acquistando l’acqua in bottiglia. In poche parole, già a partire dal secondo anno, l’acqua di casa sarà più economica di quella in bottiglia.