La risposta all’allarme delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche



 

Il primo rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche ha lanciato un allarme, che tutti devono raccogliere per poter far fronte ai rischi e salvaguardare ambiente e salute umana.

Gli esperti che hanno redatto la relazione hanno posto l’attenzione sulle acque sotterranee, che costituiscono il 99% delle acque dolci liquide terrestri. I due elementi che mettono in pericolo questa importantissima risorsa sono lo sfruttamento eccessivo e la contaminazione.

Per dare una risposta concreta alla necessità di preservare l’acqua e usarla al meglio, bisogna pensare purificare l’acqua del rubinetto per renderla bevibile e far fronte alla perdita delle qualità organolettiche dovuta proprio alla contaminazione.

I punti fondamentali del rapporto mondiale delle Nazioni Unite

Le acque sotterranee vengono utilizzate per il prelievo della metà del volume totale di risorsa idrica impegnata per l’uso domestico. Dal sottosuolo arriva anche il 25% dell’acqua destinata all’irrigazione.

A seconda di posizione geografica, processi naturali e interventi umani, l’approvvigionamento, la regolamentazione e l’utilizzo dell’acqua cambia, ma in tutti i casi è essenziale per la comunità e per il suo sviluppo.

Vanno migliorati l’adattamento ai cambiamenti climatici, la capacità di stoccaggio e la sicurezza idrica. Sprechi, cattiva gestione, trascuratezza del sovrasfruttamento e riduzione delle riserve preoccupano gli analisti.

L’uomo è anche responsabile dell’inquinamento, che porta a conseguenze negative e irreversibili. La contaminazione si diffonde, mettendo in pericolo la salute dell’ambiente e dell’uomo.

L’urgente necessità di preservare l’acqua e il pianeta

Il primo passo per aiutare il pianeta è quello di usare l’acqua a Km zero. Infatti, tale azione riduce l’inquinamento e il riscaldamento globale. L’impiego di sistemi di trattamento dell’acqua permettono di apportare un miglioramento della sua qualità.

In ambito domestico, la depurazione permette di bere una buona acqua e anche di consumarne in quantità minore. Coloro che impiegano sistemi di filtrazione possono fermare la gran parte del limo, limitando i rischi di intasamento.

Nei periodi di siccità, filtrare l’acqua è ancora più importante per bloccare microorganismi, batteri e terra che sono presenti nell’acqua stessa. I filtri servono anche a rimuovere il cloro e i relativi componenti, oltre a quella dei cianobatteri.

La purificazione dell’acqua del rubinetto

Le Nazioni Unite hanno spiegato dettagliatamente quali rischi si corrono a consumare l’acqua proveniente dal sottosuolo. Bisogna, quindi, essere attenti a evitare di ingerire gli agenti contaminanti.

Si tratta di intervenire per purificare l’acqua da bere e anche quella usata per cucinare. Gli erogatori in commercio possono far risparmiare denaro alle famiglie e, al contempo, salvaguardare il pianeta. I diversi modelli disponibili per i consumatori si adattano con facilità a tutte le tipologie di cucine. Gli apparecchi si possono installare sopra o sotto al lavello.

Tali sistemi consentono di effettuare il filtraggio a microfiltrazione o ad osmosi-inversa. Il primo metodo consiste nell’utilizzo di filtri di carbone o argento al fine di contrastare ed eliminare batteri e cloro. Le sostanze pericolose per la salute, frutto della contaminazione, vengono sensibilmente ridotte.

La seconda metodologia è particolarmente utile per far fronte alle limitazioni relative alla disponibilità di risorse idriche. Lo scarto di acqua è ridottissimo, a fronte di un grande beneficio: consumare acqua sana e con un buon sapore. I sistemi di trattamento sono essenziali e raccomandati dagli esperti per un migliore uso dell’acqua in casa. In tempi di carenza, serve uno sfruttamento adeguato senza eccessi e sprechi.