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Bonus acqua potabile finalmente disponibile! Come richiederlo e ottenerlo

 

Sappiamo bene quanto sia importante pensare un futuro senza plastica e quanto sia urgente attivarsi per fare in modo che questo stesso futuro possa arrivare il più presto possibile. Ne va della nostra salute, così come – di conseguenza – della salute stessa del pianeta. Che cosa possiamo fare? La cosa migliore è iniziare a modificare in maniera virtuosa le piccole grandi abitudini di tutti i giorni, ricorrendo a supporti hi-tech in grado di abbattere i consumi sregolati, l’utilizzo di contenitori in plastica e soprattutto gli sprechi.

Tra questi accessori c’è senza dubbio l’erogatore di acqua potabile e oggi la scelta di inserirne uno nella propria casa o nella propria attività lavorativa viene resa ancor più facile dallo Stato, che permette di acquistarlo scontato fino al 50% grazie al ‘Bonus filtri e depuratori d’acqua’ che è stato previsto dalla Legge di Bilancio del 2021 (art. 190 bis, comma 1). Dal momento che i fondi stanziati saranno distribuiti fino a loro esaurimento, è evidente quanto sia importante provvedere alla richiesta del Bonus in tempi ristretti per essere certi di accaparrarselo. Ma come funziona? Dopo i primi annunci nei mesi scorsi, il quadro si è fatto più chiaro e completo. Facciamo allora il punto con le info utili, le modalità di richiesta e le scadenze.

Gli obiettivi sostenibili e la procedura step by step

E’ previsto un credito di imposta del 50% sulle spese sostenute tra il primo gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per favorire l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare per il miglioramento qualitativo dell’acqua erogata da acquedotti per il consumo umano. Il fine ultimo, assieme alla riduzione del consumo di plastica, è razionalizzare l’uso dell’acqua.

Come si richiede? La procedura è piuttosto semplificata, vediamo quali sono i passaggi da seguire. Bisogna innanzitutto documentare l’importo delle spese sostenute tramite fattura elettronica o comunque attraverso un documento commerciale che riporti il codice fiscale della persona che fa richiesta del credito. Per le spese sostenute prima della pubblicazione del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 16 giugno scorso, i pagamenti in qualunque modo avvenuti sono fatti salvi e si può sempre integrare sia la fattura che il documento commerciale, annotando il codice fiscale di chi richiede il credito. L’importo massimo di spesa su cui è possibile calcolare l’agevolazione è di 1000 euro per ogni immobile per le persone fisiche, mentre arriva a 5000 mila euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale. Le info sugli interventi saranno poi trasmesse in via telematica all’Enea.

Possono avere accesso al credito d’imposta per l’acquisto dei depuratori tutti i soggetti privati e i soggetti attività d’impresa e professionisti. Ma non solo: questo Bonus riguarda anche i soggetti non commerciali (compresi gli enti del terzo settore) e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

L’ammontare delle spese agevolabili deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate tra l’1 e il 28 febbraio dell’anno successivo al sostenimento del costo. In che modo? Compilando e inviando il modello apposito tramite il servizio digitale riservato. Il bonus, a questo punto, potrà essere usato tramite F24 in compensazione. Per le persone fisiche che non esercitano lavoro autonomo o attività di impresa potrà essere usato anche nella dichiarazione dei redditi dell’anno della spesa e negli anni dopo, fino ad arrivare al completo utilizzo del bonus stesso.

Erogatori ad osmosi inversa

I nostri erogatori sono all’avanguardia, progettati con tecnologia italiana e dotati di sistema
chip card per l’autodiagnosi con l’acqua potabile e il controllo vita del filtro. Sullo shop online si possono sempre trovare tutti gli accessori e i ricambi necessari alla manutenzione.
Inoltre i nostri erogatori sono dotati della tecnologia ad osmosi inversa che con una speciale membrana sono in grado di rimuovere buona parte delle sostanze disciolte nell’acqua potabile, rendendola quindi depurata e con un residuo fisso molto basso.

Affrettatevi quindi a richiedere un preventivo, in quanto gli incentivi sono fino ad esaurimento disponibilità statale.

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